martedì 29 dicembre 2015

un pensiero per i padri separati

Sempre più spesso le cronache dei quotidiani sono piene di articoli sui padri separati. Ecco uno stralcio da repubblica.it: " da sei mesi mio marito non ci versa più l'assegno di mantenimento. E i miei figli, Giada e Pietro, sono diventati bambini poveri. Cosa vuol dire povero? Vuol dire che abbiamo tagliato la piscina, il calcetto, la mensa a scuola, eliminato i vestiti nuovi, i libri sono un lusso già da un pezzo, e ad ogni festa di compleanno non so come comprare il regalo. Mi vergogno, ma riesco a garantire soltanto la sopravvivenza. Il mio ex scappa, fugge, dice che non ha soldi, ma intanto si è costruito una nuova famiglia...".
Agenzia Italiana Investigazioni ha risolto molti casi di padri separati, qualche volta le indagini hanno confermato le notizie dei quotidiani, molto spesso la situazione è completamente rovesciata. Spesso, nell'80% dei casi, le indagini hanno portato a situazioni drammatiche per il papà separato: "il 70% dello stipendio andava alla moglie e ai figli, lui mangiava presso la Caritas e dormiva in macchina". Altro caso: "imprenditore di successo, caduto in disgrazia, dorme in una roulotte e mangia una volta al giorno." Tantissime situazioni di padri in difficoltà e allo sbando, spesso sull'orlo del suicidio. Spesso abbiamo scoperto che la ex-moglie lavorava in nero. Quindi, un pensiero di conforto a tutti quei padri separati, i quali, "grazie" al divorzio sono finiti in miseria. Comunque vorrei ricordare che: l'assegno di mantenimento si può ricalcolare, dimostrando che le condizioni iniziali, al momento della separazione, sono cambiate. Auguri a tutti. 
Un'avvertimento: "se siete in procinto di separarvi, rivolgetevi ad un investigatore privato, per avere chiaro il quadro familiare, sapere se il coniuge lavora in nero, ha altre fonti di reddito, per evitarie tragedie umane.

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